Nuova testimonianza per la campagna “Io c’ero alla Roma 70”.
C’ero anche io alla Roma 70!
Metà anni 70, la “nostra” era poco più che fanciulla (la sua età è nel suo nome) ed io altrettanto fanciulla iniziai la mia avventura nella ginnastica artistica.
La mia vita scandita dalla scuola e dagli estenuanti allenamenti in palestra, resi più lievi e molto divertenti dalle tante amicizie nate tra gli attrezzi.
Si entrava che fuori era giorno e noi agonisti eravamo gli ultimi ad andare via, stanchi ma felici e a luglio l’intera struttura tutta per noi, palestre e piscina.
Le gare all’Acqua Acetosa erano l’obiettivo primario che faceva dimenticare fatica e dolori e sovente, per il credito che la Roma 70 godeva nell’ambiente grazie alla storia e alla professionalità di Giovanni Carminucci, eravamo protagonisti di eventi e cerimonie inaugurali (Piazza di Siena, Rotary Club, Campionati Europei di ginnastica maschile, ecc.) durante i quali si rafforzavano le capacità atletiche ma soprattutto i legàmi tra di noi.
Abbiamo condiviso, insieme alle nostre famiglie, cene, settimane bianche, vacanze estive, senza disperderci quando anche i dolori, oltre alle gioie, ci hanno chiesto un tributo…
Eravamo una grande famiglia ed era bello farne parte.
La disciplina che ho imparato in quegli anni da Giovanni, Marit e Alfonso, senza dimenticare Manuela, Lidia, Raffaella, Emanuela e Gigi (e tutti gli altri che non ho nominato ma che ringrazio), mi ha formato come persona e se oggi sono la donna che sono lo devo anche a loro e a tutte le persone che hanno condiviso quel cammino con me.
Ora che sono madre di tre figli mi sento di augurare a loro la stessa fortuna che ho avuto io alla Roma 70, e cioè crescere come atleti e come persone!
Se vuoi partecipare anche tu alla campagna puoi inviarci il tuo racconto e le tue foto dalla pagina Io c’ero alla Roma 70