Io c'ero alla Roma 70Novità

Il primo racconto che ci è arrivato per la campagna Io c’ero alla Roma 70, da parte di Giorgia Muscariello.

 

“Com’era Roma 70 ai tempi in cui mi allenavo io? Avevo 4 anni quando ho messo per la prima volta piede in quella palestra, penso a quando dopo la prima settimana di allenamento mi hanno spostata in pre-agonismo perché apprendevo subito ciò che si doveva fare e si notava che avevo del talento anche essendo così piccola… Facevo già capovolte ruote e verticali alla perfezione! 

Crescendo e andando in agonismo gli impegni si sono fatti sempre più pesanti, penso a tutti i sacrifici che ho fatto per 10 anni consecutivi cinque volte a settimana uscendo da scuola e andando subito di corsa in palestra, tutti i lavori fatti, tutte le sudate, i mille pianti e le incazzature.. Penso spesso alla mia unica, grande e vera allenatrice Chiara Ferrazzi, ginnasta che ha partecipato a vari Campionati del Mondo: lei mi ha cresciuta sin da quando avevo ancora i denti da latte, ed è soprattutto grazie a lei che sono diventata quello che sono adesso, che ho capito che le cose se vuoi andare avanti o le fai, o le fai, altrimenti questo non è lo sport che fa per te! Grazie al suo modo di insegnare è riuscita a trasmettermi veramente l’amore per questo sport, grazie a lei che per 10 anni mi ha sostenuto e portato avanti nel miglior modo in cui un’allenatrice può fare! 

Poi nel 2008, all’età di 13 anni la testa mi ha detto di smettere, di voler fare la vita che facevano tutte le amiche di scuola e uscire con loro senza stare perennemente chiusa in palestra.. ma dopo quasi 4 anni ho capito di aver fatto la più grande cavolata della mia vita e nel 2012 sono tornata in palestra, con qualche chilo in più, e con la consapevolezza di dover ricominciare tutto da capo! Il pensiero che prima di smettere gareggiavo con la maggior parte delle ginnaste che ora sono in Nazionale mi tormenta, perché penso in continuazione che se quei 4 anni non avessi smesso, forse adesso sarei potuta stare lì insieme a loro! Sarà un rimpianto che mi porterò tutta la vita e dico a tutte le ginnaste adolescenti se amate questo sport non fate il mio stesso sbaglio!

La ginnastica è una passione di famiglia, iniziò mia madre ad andare a Roma 70, poi io, ed ora mia sorella di 9 anni; Anche se da qualche anno ho ripreso ad allenarmi in un’altra palestra, Roma 70 è sempre il luogo che mi fa sentire a casa e dove ho lasciato il cuoreogni volta che entro lì dentro mi emoziono pensando a tutti i bei momenti che ho passato! Anna è stata sempre ed è tuttora una mamma per tutti; non mi dimenticherò mai di GIOVANNI CARMINUCCI, ginnasta olimpionico e fondatore della società, la sua presenza così costante e la sua positività che trasmetteva sempre allegria.. Tutta la palestra ha sicuramente sentito la sua mancanza in questi anni, ma sono convinta che Roberto, il figlio, ed attuale presidente, sia stato all’altezza di prendere il suo posto e continuare a mandare avanti il suo sogno con amore e passione per questo splendido sport!”

Se vuoi partecipare anche tu alla campagna puoi inviarci il tuo racconto e le tue foto dalla pagina Io c’ero alla Roma 70

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