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“Ricevo e pubblico con piacere questa meravigliosa lettera che è arrivata a me, Roberto Carminucci, in qualità di Presidente della società Roma 70 Ginnastica, che voglio condividere con tutti voi.  Questo anno sportivo non poteva concludersi in modo migliore: grazie Roberto Pentrella per le belle parole, grazie a tutti voi che rendete la nostra grande famiglia giallo-blu così tanto speciale.”

 

“Domenica 11 giugno, Palazzetto dello Sport di Colleferro. Alle ore 17.00 inizia il saggio di fine stagione 2016/17 della Roma 70. E’ il secondo anno che la consueta manifestazione di metà giugno deve emigrare fuori Roma per un insoluto problema impiantistico della capitale.

Ormai gli iscritti erano di un numero tale che l’abituale sede romana degli allenamenti non poteva accoglierli tutti insieme e soprattutto non poteva rispondere alle esigenze di un pubblico così ampio. Sembra impossibile ma è così. In una città come Roma, che avrebbe voluto candidarsi ai Giochi Olimpici del 2024 forse anche per incrementare la sua impiantistica sportiva, è particolarmente difficile riuscire a trovare spazi adeguati per offrire a coloro che si impegnano per un anno intero la semplice possibilità di esibirsi per il solo piacere di dimostrare quanto possono aver appreso durante una stagione di frequenza in palestra.

Il caldo in questa domenica pomeriggio è notevole, ma non sembra minimamente influire sull’entusiasmo di tutti questi giovani atleti che agli ordini dei rispettivi Istruttori attendono l’orario d’inizio alternandosi nelle prove. I familiari accorsi numerosi forse accusano un po’ di più l’elevata temperatura ma sono coinvolti essi stessi da questa atmosfera di vitalità, di passione per lo sport e di positività che Roberto, Anna ed i loro collaboratori riescono a trasmettere.

Sono il Segretario Generale della Federazione Ginnastica d’Italia ma oggi sono qui presente nel semplice ruolo di genitore di due figlie entrambe impegnate, seppur con ruoli diversi, in questa festa nella quale traspare in tutti la passione per uno sport che indipendentemente dal mio attuale impegno lavorativo da oltre cinquant’anni è una componente fondamentale nella mia vita.

Roberto conosce questo mio aspetto di voler essere presente solo come ogni altro papà e lo rispetta, non mi coinvolge in scontate dichiarazioni istituzionali e mi lascia tranquillo di apprezzare lo spettacolo offerto da così tanti giovani ginnasti e ginnaste. Per quanto mi riguarda Iniziai a fare Ginnastica quando i risultati di Franco Menichelli e Giovanni Carminucci erano l’orgoglio dell’Italia sportiva, ma ritengo, osservando quanto la Roma 70 ha dato in questi oltre quarant’anni di attività che tutti noi genitori qui oggi presenti possiamo essere davvero orgogliosi che i nostri figli siano impegnati in un’attività che, oltre a farli crescere bene fisicamente trasmette loro dei valori che provengono da una storia ben precisa, in osservanza dei quali Anna e Roberto hanno impostato il loro lavoro.

I diversi gruppi si presentano in pedana per la loro rispettiva esibizione; tutti, grandi e piccoli, esperti e meno esperti, garantiscono in modo evidente il massimo impegno per fare in modo che si apprezzino i progressi di un anno di impegnativi allenamenti. Impegnativi non solo per loro, ma anche per i familiari e la loro organizzazione quotidiana che spesso è condizionata da questa passione per la Ginnastica. Qualche volta questa passione non è solo dei figli ma degli stessi genitori che hanno praticato anch’essi la Ginnastica. Sono a conoscenza che qualcuno di questi genitori in età giovanile frequentava la Roma 70 ed ora continua a farlo perché sono appunto i figli ad essere stati contagiati da questa stessa passione. Chi porterebbe i propri figli in un ambiente in cui non si è trovato bene? Ecco questa continuità generazionale nella frequenza della società credo che sia il miglior riconoscimento possibile che si possa offrire a chi si dedica all’insegnamento di un’attività sportiva e vale più di qualunque risultato di classifica possibile. E di questo la Roma 70 ne può essere davvero orgogliosa.

E’ il secondo anno che il saggio di Roma 70 si svolge qui al Palazzetto dello Sport di Colleferro, ma l’anno scorso, il 2016, è stato davvero un anno in cui sono intervenute delle difficoltà che hanno realmente messo a rischio la possibilità di sopravvivenza della Roma 70, e tutto ciò nonostante il buon numero degli iscritti e l’enorme successo di una gara del Campionato di Serie A organizzata dalla Roma 70 insieme ad altre due società sportive che ha registrato il record nazionale assoluto per la presenza di pubblico per una manifestazione di Ginnastica.

Oggi, a distanza di un anno da quei momenti difficili è evidente che la Roma 70 è uscita a pieni voti da quella prova che sembrava metterne in discussione la continuità. E se ora, per il mio ruolo, dovessi dire qualcosa di istituzionale vorrei dire che la Federazione non può dimenticare che quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla scomparsa di Giovanni Carminucci e che egli, da qualunque posto oggi possa guardarci, può continuare ad essere orgoglioso della sua Roma 70 che procede in ottima salute in quella direzione verso la quale Lui l’ha sempre guidata con competenza, umanità e simpatia.”

 

Roberto Pentrella.

 

Ecco alcune stupende immagini del saggio!

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